l’Area del Neo-Funzionalismo come
Modello di Riferimento Teorico
del Counseling Funzionale
A cura di Caterina Di Giovanni Counselor Funzionale Professionista Formatore e Supervisore
Il Counseling Funzionale ha le sue fondamenta nella Teoria del Neo-Funzionalismo, che con la sua visione globale ed integrata dell’individuo permette una lettura complessa e allo stesso tempo dettagliata dell’individuo.
Il Neo-Funzionalismo o Funzionalismo Moderno nasce, a Napoli, negli ultimi decenni del secolo scorso, grazie all’intenso lavoro di studio e di ricerca di Luciano Rispoli, che ne è il fondatore.
Il Neo-Funzionalismo è un modello in continua evoluzione, direzionato ad una conoscenza sempre più completa del Funzionamento profondo degli esseri umani, che ha il merito di avere aperto i confini tra psicologia, medicina, biologia, fisiologia, permettendosi, così, di contribuire incisivamente allo sviluppo del pensiero scientifico verso la complessità e di indirizzarsi costantemente per una gestione piena efficace e integrata della salute e del benessere, individuale e sociale.
Dobbiamo all’acutezza dell’ingegno di Rispoli quel salto epistemologico in avanti che ha permesso questa novità teorica e metodologica, rappresentata dal Neo-Funzionalismo, che è consistito nel guardare, in primis, invece che alle parti, alle Funzioni dell’organismo, cioè a funzionamenti che riguardano tutta la persona nella sua interezza, poiché nella Funzione, in ogni Funzione, si esplica l’intero Sé. (…) Il secondo ordine di motivi della rivoluzione del Funzionalismo, è nell’aver preso in considerazione i Funzionamenti di fondo della persona.(…). Funzionamenti di fondo che in età evolutiva definiamo come Esperienze di Base del Sé, visto che in quella età sono esperienze, ma poi diventano vere e proprie capacità. Con i Funzionamenti di fondo si compie una vera propria rivoluzione: perché essi sono alla radice di tutto ciò che poi si articola di volta in volta nelle diverse situazioni di vita (pensieri, comportamenti, atteggiamenti, parole, che si producono nella relazione con sé e con gli altri); e perché è proprio al loro livello che è possibile tenere in considerazione l’integrazione di tutti i Sistemi del Sé. (Rispoli, 2010).
FOCUS DEL MODELLO
“Le Esperienze di Base del Sé (EBS) si riferiscono a modi di funzionare che sono chiaramente visibili nella vita dei piccoli (ma anche degli adulti); sono presenti in tutte le persone, culture e società. La cosa più importante è che ci danno indicazioni concrete per comprendere i funzionamenti dei bambini e cosa fare per il loro bene. (…) Le EBS ci fanno comprendere in modo dettagliato e preciso cosa accade ai piccoli nella loro vita e nel rapporto con i grandi, perché hanno caratteristiche reali e concrete che possono essere viste e comprese da tutti. Possiamo allora valutare se restano funzionanti, oppure se si bloccano o si alterano”.
Sono esperienze fondamentali perché sono loro la fonte di competenze: competenze per la vita, per i rapporti umani, per la propria realizzazione.
Durante l’infanzia, le EBS devono essere attraversate positivamente con l’aiuto degli adulti varie volte e in occasioni diverse, così che diventino capacità stabili con cui la persona “viaggerà nel mondo”, capacità consolidate che permettano di affrontare in modo efficace l
e più diverse situazioni di vita. Al contrario, se il mondo degli adulti ostacola (…), l’attraversamento di tali Esperienze, il processo non sarà di costruzione, ma di indebolimento, fino allo sviluppo di alterazioni che siamo abituati a guardare come sintomi o problemi.”(Rispoli, 2021, pp.11-14).
L’attenzione al sociale e all’età evolutiva, sempre presenti nel lavoro di Rispoli, lo hanno portato ad elaborare numerosi progetti di prevenzione nel territorio, volti al ripristino di condizioni di Benessere.
Secondo il Modello Funzionale, la prevenzione per l’infanzia per essere efficace dovrebbe riguardare i seguenti punti:
- Recuperare quelle EBS che sono più carenti, e quelle Funzioni che sono più alterate e sconnesse.
- Intervenire su genitori, psicologi, operatori, pediatri, affinché colgano i segnali precoci del disagio molto prima che si arrivi all’esplosione delle patologie (…)
- Aiutare i genitori a comprendere pienamente l’importanza delle EBS.” (Rispoli, 2004, p 302).
Il Neo-Funzionalismo “permette progetti anche su larga scala e su parti ampie di popolazione; progetti capaci di realizzare interventi di prevenzione reale, oggi, sempre più indispensabili per rendere uomini e donne capaci di vivere la vita con pienezza, con i suoi valori vitali importanti: di rispetto, di contatto, di condivisione, di amore, di gioia, senza ricorrere a sostituti, a valori malati come il potere, il possesso, l’odio, la violenza, il rifiuto del diverso.” (Rispoli, 2018, p. X).
Riaprire i valori positivi, nonché le reali condizioni di benessere intese come “capacità di vivere in pieno le proprie potenzialità, liberare le energie immobilizzate, aprire nuovi canali di creatività, percepire la vita in pieno (…), è anche la possibilità di sviluppare maggiormente le proprie qualità vitali, di ampliarle, di raggiungere livelli di vita ancora più soddisfacenti”( Rispoli 2011, p.71).
Il Counselor riconosce in queste peculiarità e finalità Funzionali, appena esposte, gli obiettivi e gli scopi del suo intervento, a cui con le modalità e le specificità del suo ruolo professionale cercherà di perseguire.
E per il Counselor progettare il Benessere con la visione del Neo-Funzionalismo vuol dire utilizzare:
- Una Epistemologia di riferimento che guarda alla persona nella sua interezza e complessità
- Una Teoria Evolutiva
- Una metodologia operativa integrata e direttiva
- Interventi Funzionali dettagliati, per favorire il riequilibrio del Sé e il raggiungimento del Bene-essere
Un intervento sulla persona nella sua interezza, sia esso di prevenzione, sociale, pedagogico o rieducativo, non può prescindere dal riaprire pienamente quei Funzionamenti di fondo che, nel corso della vita, per situazioni varie, si sono un pò alterati.
In un intervento di Counseling Funzionale si devono far funzionare al meglio potenzialmente possibile proprio quei funzionamenti che possono essere facilmente rinvigoriti e che sono quelli che permetteranno alla persona di ritrovare ed utilizzare le proprie risorse per il problema o l’impasse che si erano presentati nella sua vita.
La conoscenza che oggi il Counselor Funzionale ha sui Funzionamenti dell’uomo e la capacità di sapersi approcciare in modo multidimensionale e multidisciplinare, acquisite con la formazione, gli consentono di considerare la persona nella sua interezza e nelle sue complesse relazioni anche all’interno delle organizzazioni sociali e di progettare una pratica d’intervento coerente con tali presupposti e poter costruire, grazie, proprio, all’apporto fondamentale del Neofunzionalismo, delle buone prassi nella pratica individuale, di gruppo e territoriale.
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La professione di Counsellor è riconosciuta e regolamentata dalla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 in base al disegno di legge n. 3270 approvato dalla Camera il 19.12.2012.
Siamo una Scuola di Formazione col suo corso di Counseling Funzionale riconosciuto dal 2003 dal CNCP (Coordinamento Nazionale dei Counselor Professionisti)
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