Bullismo e violenza: Causa e interventi di prevenzione.

Oggi vogliamo parlare di bullismouna delle forme di violenza più diffuse all’interno della popolazione di preadolescenti e adolescenti. Ma vogliamo anche chiarire, in modo preciso e collegato alle conoscenze più recenti della ricerca scientifica, che il bullismo è appunto una delle forme con cui la violenza si esprime, si estrinseca all’esterno. Cercheremo, dunque, di capire le caratteristiche del bullismo come fenomeno specifico perché oggi è in continuo aumento; ma cercheremo anche di comprendere da dove nasce in generale il fenomeno della violenza, perché è su questo punto, è sulle radici che producono manifestazioni di violenza nei vari differenti aspetti, che bisogna fondamentalmente agire, e su cui oggi, con le nuove conoscenze e con le ricerche realizzate dal Neo-Funzionalismo, si può finalmente operare.

All’età in cui i preadolescenti o i bambini si trovano nelle Scuole Elementari, le azioni dei bulli sono rappresentate dal picchiare, mordere, spingere, dare calci, tirare i capelli. Alle Scuole Medie e Superiori, i comportamenti del bullo assumono sempre più forme di violenza, connotazioni, di tipo sessuale. E i gesti vanno nella direzione dell’umiliazione della vittima. Il bullismo Psicologico è la forma più subdola e in un certo senso dannosa dei vari tipi di bullismo, poiché è basato sulla manipolazione sociale. Il Bullo diffonde calunnie e pettegolezzi sulla vittima allo scopo di allontanarla e di escluderla dal gruppo dei coetanei. Questa forma è in aumento perché caratterizza ovviamente il fenomeno del Cyber-bullismo, che ha, però, un raggio di azione molto più ampio, con effetti molto più deleteri sulle vittime.

Il bullismo è un fenomeno che presenta sempre più una natura di tipo gruppale. Le figure coinvolte sono:

  •  bullo
  • vittima
  • aiutante del bullo
  • sostenitore del bullo
  • difensore della vittima (abbastanza raro)
  • outsider

IL CYBER-BULLISMO

Il Cyber-Bullismo consiste nel diffondere calunnie sulla vittima, ma anche di diffondere sul web immagini o video rubati alla vittima allo scopo di allontanarla e di escluderla dal gruppo dei coetanei. Il Cyber- bullismo ha un raggio di azione molto più ampio del bullismo psicologico esercitato sulla vittima nel gruppo dei pari, e ha quindi effetti molto più devastanti. Come abbiamo visto dalle tragiche vicende di cronaca, la vittima può arrivare fino al suicidio. I cyber-bulli agiscono in maniera aggressiva e violenta proprio perché desiderano che il loro atto venga conosciuto e reso pubblico. Il Cyber-bullismo “garantisce” al bullo:

  •  anonimato, anche se non ci sono solo attacchi anonimi;
  •  mancanza di un rapporto faccia a faccia con la vittima, e dunque con la possibilità di esercitare la cattiveria con meno sensi di colpa e meno sensi di responsabilità;

Inoltre “impedisce” alla vittima:

  •  di sfuggire;
  • di nascondersi;
  • di sottrarsi alla vergogna e all’umiliazione.

È un fenomeno in crescita e con abbassamento della soglia di età (7 anni), anche per la facilità di realizzarlo sia per i mezzi tecnologici attuali sia per la diffusione sempre più elevata del web, dei social network, e della presenza di bambini e ragazzi su di essi.


L’ADOLESCENZA E LE CONDIZIONI SOCIALI DI CONTORNO

Si può affermare che l’adolescenza è oggi considerata non soltanto come un evento critico che riguarda il ragazzo o la ragazza che si avviano a diventare adulti, ma soprattutto come «un’impresa evolutiva congiunta» di genitori e figli: i genitori hanno la consapevolezza che il loro figlio sta diventando grande, ma possono essere riluttanti ad ammetterlo, possono essere preoccupati di fronte alle richieste di autonomia e spaventati dal fatto di dover resettare un equilibrio che ha funzionato bene per molto tempo.

Il ragazzo abbandona lentamente il concetto di sé costruito sull’opinione dei genitori per sostituirlo ad una considerazione di sé derivata dai giudizi dei coetanei, ove è di fondamentale importanza l’aspetto fisico, l’attrazione sessuale e l’intelligenza. Il gruppo dei pari risulta perciò un canale importantissimo di socializzazione per l’adolescente.

Per la vittima del bullismo ci sono conseguenze molto negative:

  • diminuisce la capacità di proporsi al mondo esterno
  •  diminuisce la capacità di lanciarsi in imprese e progetti ambiziosi
  • viene meno l’autostima
  • viene meno l’immagine positiva di sé
  • viene meno la sensazione di poter affrontare con successo le difficoltà.

INFLUENZA DELLE CONDIZIONI SOCIALI AL CONTORNO

Nella società post-moderna aumentano sempre di più la presenza dei media nella vita di ragazzi e bambini.

Qual è l’Influenza delle condizioni oggi così modificate che costituiscono l’ambiente comunicativo di bambini e adolescenti? Quali sono le conseguenze dell’uso sempre più intensivo di cellulari, di videogiochi, di social network, oltre che della tradizionale televisione?

La realtà virtuale si sta sostituendo sempre più alla realtà concreta, di contatti reali. Tutto ciò provoca un insieme di alterazioni dei funzionamenti di bambini e adolescenti: alterazioni che sono connesse a una società che cambia, che non sono da demonizzare, ma che devono essere ben comprese per poterle compensare al fine di ridare

Vediamo più in dettaglio questi effetti:

  • forte distacco dalla concretezza
  • illusione di potenza
  • aumento della velocità a discapito del prendersi il tempo giusto
  • più concentrazione sul dettaglio piuttosto che all’insieme, con irrequietezza motoria, isolamento e paure.

D’altra parte, i modelli che vengono continuamente propinati, di successo, di perfezione fisica, di sessualità facile, di aggressività e violenza, spingono i piccoli a tentare di raggiungere il più possibile e il più presto possibile questi inarrivabili obiettivi, impediscono di avere dei tempi giusti per apprendere in modo graduale le relazioni con l’altro sesso, di modificare con calma l’immagine del proprio sé, di arrivare a percepire realmente i propri limiti e le proprie potenzialità.

La civiltà dell’immagine, il bombardamento che arriva oggi da pubblicità, film, mass media in generale, non dà tregua ai ragazzi portandoli a bruciare le tappe della crescita, facendo loro desiderare di sviluppare precocemente il proprio corpo, e assumere comportamenti da pseudo- maturi a cui non corrisponde invece una reale capacità di sapersi muovere come un adulto, poiché non c’è ancora un’esperienza accumulata che dia una certa padronanza del rapporto con gli altri.

Tutto ciò porta il ragazzo a crearsi degli status- symbol presi dal cinema, dalla tv, dal web, che diventano esempi da seguire e da realizzare il più velocemente possibile per essere sempre “sulla cresta dell’onda”; scorciatoie che non fanno realmente crescere e non aiutano a raggiungere una soddisfacente realizzazione.


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